Lettera per te, Studente con DSA.

Lettera per te, Studente con DSA.

Oggi mi rivolgo a Te, Studente con DSA.

Vorrei chiamarvi per nome uno per uno, voi che magari per caso vi troverete a leggere questa pagina.

Quante volte ti sei sentito dire “Tu SEI un DSA, quindi puoi saltare questo esercizio”?

Vorrei chiarirti questo concetto: Tu, Marco, Chiara, Giulia, Tommaso –  Tu con il tuo bellissimo nome – non sei un DSA, tu HAI un DSA. Sono due concetti molto diversi ed è giusto che tutti coloro che incontrerai sul tuo cammino scolastico ci riflettano sopra, per non passarti messaggi errati.

Tu, con il tuo bellissimo nome, HAI un Disturbo Specifico dell’Apprendimento. Pensa che, se dipendesse da me, non userei nemmeno la parola disturbo. Io userei il termine MODALITA’. Hai una Modalità Specifica di Apprendimento, che non definisce in nessun modo la tua identità, ma che ci fornisce informazioni sul tuo modo di cogliere gli stimoli esterni, farne esperienza ed elaborarli per arrivare a quello che è lo scopo fondamentale della tua vita di giovane ragazzo e studente: apprendere ed arricchirti interiormente.

Purtroppo mi capita troppo spesso di conoscere ragazzi scoraggiati e demotivati, a causa dei continui messaggi svalutanti che ricevono dal contesto che dovrebbe invece valorizzare ogni loro risorsa ed aiutarli a trovare le proprie strategie vincenti per arrivare all’obiettivo. Spesso la procedura standard, la didattica tradizionale ed il suo rigido rispetto vengono messi in primo piano rispetto all’obiettivo finale, che è, come abbiamo detto, l’apprendimento e l’arricchimento personale. Ma se la scuola non si pone realmente in posizione di apertura e flessibilità, permettendo ad ognuno di fare esperienza delle proprie risorse, per creare le proprie strategie e giungere alla fine al medesimo obiettivo condiviso da tutti, come possono fare gli studenti con Modalità Specifiche di Apprendimento?

Non ti scoraggiare Tu, con il tuo bellissimo nome. Pretendi, con l’aiuto dei tuoi genitori, che vengano rispettati tutte le misure e gli strumenti previsti dalla legge 170/2010, e che il tuo Piano Didattico Personalizzato rifletta realmente le tue caratteristiche, le tue modalità e le tue necessità. Riversa tutto il tuo impegno nello studio tramite gli strumenti che hai a disposizione, e vedrai che tutto andrà bene.

Qualcosa si sta muovendo ed una piccola rivoluzione all’interno della scuola è in atto. Ti auguro maestri e professori aggiornati, formati, flessibili e umani, che siano disposti a mettersi in gioco con passione ed empatia. Ti auguro di raggiungere tutti i tuoi obiettivi, di avere continue conferme dell’unica verità: Tu vali, Tu sei capace con i tuoi tempi ed i tuoi modi, come tutti in realtà. Non serve avere una Modalità Specifica di Apprendimento per dirlo, tutti gli studenti hanno strategie e modalità proprie. Tu puoi fare ogni cosa, come tutti, con impegno, forza di volontà, e le giuste strategie.

Non ti scoraggiare, e se qualcuno dovesse fornirti un messaggio diverso da questo…semplicemente non ascoltarlo.

Hai mai sentito questa storia*?

Un giorno venne indetta una gara tra rane, la prima che fosse riuscita a raggiungere la cima di una torre altissima avrebbe vinto un bellissimo premio. Il pubblico che assisteva alla gara, spaventato dall’altezza della torre, continuava a scoraggiare le rane che gareggiavano, “è troppo alta! È impossibile! Nessuno può riuscirci!”. E infatti, man mano, tutte la rane abbandonarono la gara. Tutte tranne una che, anche se con fatica, arrivò in cima vittoriosa. E fu così che si scoprì che la rana vincitrice era sorda.

Un caro saluto a chiunque stia leggendo e, se pensate che queste parole possano essere utili a qualcuno, condividete!

 

 

 

*Storia tratta da “Quaderno d’esercizi per realizzare i propri sogni”, di H. Magnin.

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