Al centro della mia azione pedagogica all’interno dello Studio Harmoghé vi è la Persona nella propria autenticità, che rappresenta il valore fondamentale che ispira ed accompagna ogni intervento e progetto.

Di fronte alla odierna tendenza a frammentare l’uomo in base alle sue caratteristiche, le sue funzioni, le parti del suo corpo, occorre cambiare prospettiva e guardare la persona con uno sguardo profondo e globale. Comprendiamo dunque che la persona è molto più che una malattia da curare, una funzione da mantenere, un intelletto da stimolare. La persona è certamente corpo, intelletto, affettività, socialità, progettualità. Ma ancor di più è larmonia tra tutti questi aspetti.

Da queste riflessioni scaturisce l’importanza di soffermarsi sul concetto di accoglienza, fondamentale nell’azione pedagogica all’interno dello Studio Harmoghé. Sono molteplici i significati di questo termine: saper essere “con” la persona, saperci essere “per” rispondere ai suoi bisogni, saper essere “in” sintonia con il suo cuore, saper percepire l’affettività e riconoscere la sua intenzionalità.

Per poter instaurare questo genere di sinergia, fondamentale è il valore dell’ascolto. Il pedagogista si pone in ascolto partecipato ed attento della persona, di tutto ciò che viene da lei manifestato verbalmente ma anche non verbalmente, del suo modo di raccontarsi e di tutti i vissuti che sentirà il bisogno condividere, per dar vita ad una relazione autentica e ad un intervento progettato sull’unicità dell’individuo.

In nome di questi valori, il mio lavoro all’interno dello studio Harmoghé si rivolge alle persone di ogni età, accoglie la loro essenza ed unicità, coglie il loro valore unitario, le accompagna nella presa di coscienza di tale valore favorendone una conoscenza profonda del proprio essere, per far sì che riconoscano dentro di loro tutti i mezzi necessari per proseguire nel proprio cammino di vita con intenzionalità, armonia ed equilibrio.