Chi è il pedagogista clinico?

Il Pedagogista Clinico® è un professionista esperto nella relazione d’aiuto. Una volta conseguito il titolo, il Pedagogista Clinico entra a far parte di un’associazione nazionale, l’ANPEC (Associazione Nazionale Pedagogisti Clinici) fondata nel 1997, dotata di statuto e codice deontologico, riconosciuta dal CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) e dal 2008 nell’elenco delle associazioni rappresentative presso il Ministero della Giustizia come disposto dal Dlgs 206/2007.

Grazie alla propria formazione universitaria e post-universitaria (formazione triennale post laurea) ed al continuo aggiornamento professionale, il Pedagogista Clinico dispone di strumenti, metodi e tecniche che gli consentono di progettare interventi di aiuto rivolti alla persona nella sua globalità. Questo vuol dire che l’azione del pedagogista clinico non si concentra su un unico aspetto o caratteristica della persona bensì è rivolto alla stimolazione di tutte le dimensioni che costituiscono l’individuo (affettiva, emotiva, cognitiva, corporea, motoria, mnemonica, creativa, relazionale, sociale, etc), per consentire al soggetto di entrare profondamente in contatto con se stesso.

Scopo del Pedagogista Clinico è quello di accompagnare la persona aiutandola a riconoscere in se stessa le risorse per affrontare situazioni complesse in maniera equilibrata, mettendo in luce ogni singola risorsa di cui il soggetto dispone. Una tale azione comporta una particolare attenzione da parte del Pedagogista Clinico nella raccolta di tutte le informazioni riguardanti la persona, il suo passato, le sue potenzialità ed inclinazioni, la sua rete sociale e familiare, i messaggi verbali e non verbali che esprime nel raccontarsi e molti altri aspetti caratterizzanti il soggetto nella sua globalità.

Grazie a questa attenzione nei confronti dell’unicità e della globalità del soggetto, il Pedagogista Clinico è in grado di progettare un percorso di aiuto personalizzato e mai standardizzato, finalizzato a stimolare tutti gli aspetti (emozionale, affettivo, cognitivo, corporeo, motorio, relazionale, etc) che costituiscono la persona, utilizzando opportunamente i metodi e le tecniche facenti parte del proprio bagaglio formativo.

Con il proprio intervento dunque il Pedagogista Clinico risponde ai bisogni della persona senza sostituirsi ad essa, accompagnandola e sostenendola in un percorso di profonda conoscenza di sé e della propria realtà e nel raggiungimento della consapevolezza necessaria per far fronte a qualsiasi situazione problematica si possa presentare nel corso della vita.

Qual è la differenza di approccio fra il Pedagogista Clinico e lo Psicologo/Psicoterapeuta?

Sia quella del Pedagogista Clinico® che quelle dello Psicologo e dello Psicoterapeuta sono professioni di aiuto alla persona, ma queste tre figure professionali dispongono di mezzi e strumenti diversi e specifici per attuare il proprio intervento.

A differenza di molte altre figure professionali, il Pedagogista Clinico si rivolge alla persona con un approccio olistico, considerandola nella sua globalità psico-fisica, nella convinzione che la persona non sia solo mente, solo emozioni o solo corpo bensì una meravigliosa ed equilibrata connessione tra tutte queste dimensioni.

Il Pedagogista Clinico non effettua diagnosi psicologiche né utilizza tecniche psicoterapiche, è uno specialista che si rivolge alla persona nella sua globalità, progettando interventi volti a stimolare tutti gli aspetti ( affettivo, emotivo, cognitivo, corporeo, motorio, mnemonico, creativo, relazionale, sociale, etc) che costituiscono il mondo interiore ed esteriore dell’individuo. Il Pedagogista Clinico opera dunque con metodi e tecniche esclusivamente di propria competenza, con l’obiettivo ad aiutare la persona a trovare in sé stessa tutte le risorse necessarie per armonizzare e equilibrare la propria vita.

La figura del Pedagogista Clinico sostituisce quella dello Psicologo e dello Psicoterapeuta o l’affianca?

Trattandosi di professioni di aiuto alla persona, è frequente una certa confusione circa il loro campo d’azione e le loro peculiarità. Ognuna di queste figure professionali proviene da una formazione specifica ed altamente specializzata ed altrettanto specifici sono gli strumenti propri di ognuna, pur rimanendo in comune l’obiettivo finale, ovvero il benessere della persona.

Psicologo, Psicoterapeuta e Pedagogista Clinico operano dunque con modalità diverse partendo da approcci diversi per relazionarsi con la persona che hanno di fronte. Come già spiegato, il Pedagogista Clinico si rivolge alla persona con un approccio olistico, considerandola nella sua globalità psicofisica ed intervenendo – con tecniche e metodi specifici della sua professione – per aiutarla a mettere in luce tutte le risorse di cui dispone, trovando in sé le risposte alle proprie difficoltà. Gli approcci di tipo psicologico e psicoterapeutico sono invece maggiormente concentrati sulla riabilitazione del disagio psicologico o della psicopatologia di cui la persona è portatrice. In base alla specificità di ogni caso ed ai bisogni espressi dalla persona è possibile che risulti più efficace per quel caso specifico un approccio anziché gli altri, o un’integrazione dell’azione di più figure professionali.

Questa differenza di approccio risponde alla domanda di partenza, il Pedagogista Clinico in quanto professionista dotato di un proprio specifico bagaglio di metodi e tecniche e di un proprio codice deontologico, non sostituisce lo Psicologo o lo Psicoterapeuta e non utilizza gli strumenti e le tecniche proprie di altre professioni.

L’elevata professionalità di queste tre figure permette che si instaurino tra questi professionisti modalità di lavoro caratterizzate da complementarietà, attuando spesso interventi caratterizzati da una collaborazione pro-attiva e rispettosa dei ruoli e degli spazi di ognuno, per poter offrire alla persona un aiuto il più possibile completo ed efficace.